Il Consiglio Comunale di Roma nella seduta di lunedì 19 ottobre 2009 ha discusso la mozione n. 74/2009 a firma dei Consiglieri Vannini, Quarzo, De Luca P. e Aurigemma, tutti del PDL, che “impegna il Sindaco, l’Assessore alla Mobilità, l’Assessore ai Lavori Pubblici e l’Assessore all’Urbanistica ad intraprendere tutte le iniziative atte a completare l’ultimo tratto di Via di Valle Aurelia fino al congiungimento con Via Damiano Chiesa-Via Montiglio al fine di ridurre il traffico del quadrante compreso tra Via Baldo degli Ubaldi, Piazza Irnerio, C.ne Cornelia, Piazza Giureconsulti e Via della Pinete Sacchetti”.

Trattasi di una strada che attraverserebbe sia l’area umida del Parco del Pineto, rigorosamente protetta in quanto tra quelle di maggior interesse naturalistico, che il Borghetto di Valle Aurelia, che verrebbe così snaturato.

La mozione è stata presentata, con argomentazioni che rivelano una superficiale conoscenza dei problemi e della situazione del Parco, dal primo firmatario Vannini.  Il Consigliere Guidi si è dichiarato contrario alla mozione così formulata presentando un emendamento che aggiunge “prevedendone la realizzazione solo tramite interramento”.  Guidi ha inoltre dichiarato che in ogni caso, anche così emendata, la mozione dovrà essere sottoposta ad un esame di congruenza con il Piano di Assetto del Parco prima di poter diventare eventualmente operativa.

La mozione così emendata è stata approvata dal Consiglio. Hanno votato a favore 33 consiglieri (31 del PDL, 1 della lista civica Amore per Roma e 1 del Gruppo La destra), contro 9 (6 del PD, 1 del Gruppo Sinistra Arcobaleno, 1 del Gruppo Lista Civica per Rutelli e 1 del Gruppo Misto),  astenuto 1 della lista civica per Alemanno.

Noi dell'Associazione Balduina per il Pineto - Onlus - siamo contrari a qualsiasi intervento che comprometta irreversibilmente l’integrità e l’habitat naturalistico del Parco del Pineto. In questo ci riconosciamo pienamente nella delibera adottata dal Municipio XIX e ci opponiamo con forza a tutte le proposte urbanistiche non inserite in un progetto organico, episodiche, estemporanee e suggerite, spesso, solo da mire speculative.

Facciamo osservare che nel dicembre 2006 la Regione Lazio ha acquisito l’area di fondovalle di Valle Aurelia, che verrebbe attraversata dalla strada, e che l’anno successivo l’Associazione ha realizzato, condiviso con il Municipio XIX e presentato a Roma Natura (protocollo n. 6614 del 22 ottobre 2007) un progetto di sistemazione e riqualificazione ambientale dell’area.

Assumendo come logica premessa che per alleggerire il traffico esistente è necessario non generare nuovo traffico e completare le opere già in cantiere, come contributo alla discussione proponiamo di:

- rinunciare al progetto di costruzione dell’enorme insediamento immobiliare con grande Centro Commerciale, previsto nell’ambito di un art. 11 nell’area tra via Baldo degli Ubaldi e via di Valle Aurelia. Tale intervento agirebbe da fattore moltiplicatore di traffico nella zona e nei quartieri limitrofi: ci aspetteremmo che gli stessi promotori della mozione in questione, coerentemente, presentassero  urgentemente una  seconda mozione in tal senso; 

- completare la grande opera di scorrimento che, attraverso la galleria Giovanni XXIII, collega l’Aurelio alla Tangenziale: quasi tutta via della Pineta Sacchetti è stata allargata ad eccezione degli ultimi duecento metri, dove si potrebbe intervenire senza interessare l’area del Parco.

Solo seguendo questo percorso si potrà valutare il reale livello del traffico di via della Pineta Sacchetti e via Baldo degli Ubaldi e trovare, eventualmente, soluzioni al problema, verificando anche la fattibilità di proposte e di alternative che rispettino l’habitat del Parco. Non è corretto procedere, ora, con “pezze a colore” senza valutare la situazione nel suo complesso.

Il modo di procedere che credevamo consolidato e che da sempre ci contraddistingue è quello di operare in collaborazione con le Istituzioni (Regione, Comune, Municipio) e le altre Associazioni. Questo rapporto di collaborazione ha già portato a notevoli risultati che sono sotto gli occhi di tutti, come il risanamento e l’apertura al pubblico del Pianoro di via Proba Petronia e la realizzazione delle aree di S. Onofrio e del Parco delle Mimose. Il gradimento di queste iniziative da parte della cittadinanza è stato altissimo e il numero di persone che fruiscono di queste aree del Parco, nel rigoroso rispetto delle sue caratteristiche ambientali, è superiore ad ogni aspettativa e si manifesta anche con una partecipazione attiva alla protezione delle attrezzature realizzate ed alla difesa delle condizioni ambientali del territorio del Parco.

Chiediamo che le amministrazioni competenti operino in modo concreto per una effettiva riqualificazione del Parco, escludendo ogni tipo di intervento guidato solo da interessi privati o commerciali dell’area ed impegnandosi a realizzare il progetto di sistemazione e riqualificazione ambientale presentato a Roma Natura per il quale è impegnata e risulta disponibile una somma adeguata per “bonificare l’area, impiantare essenze ed attrezzature adeguate alla funzione di svago, incontro sociale e di baricentro delle attività sociali del quartiere” come prevede il Programma di Recupero Urbano “Valle Aurelia” (ex art. 11 L. 493/93).

Crediamo che solo in questo modo è possibile offrire a tutti i cittadini, ed in particolare agli anziani ed ai bambini, una qualità di vita corrispondente al forte movimento spontaneo della cittadinanza in difesa del Parco, che ne dimostra l’esigenza.

Inoltre la scarsa capacità di gestione del Parco da parte delle Istituzioni e degli Enti responsabili, che ha portato a tollerare per lungo tempo fenomeni di degrado, non deve servire come alibi per la sua progressiva frammentazione e distruzione.

Noi continueremo comunque ad opporci a qualsiasi intervento che comprometta irreversibilmente l’integrità e l’habitat naturalistico del Parco del Pineto.