L'amministrazione comunale di Salsomaggiore intende dare il via libera alla costruzione di ben 70 unità abitative (inizialmente erano adirittura 101!) al posto del locale campo da golf. Non ci sono ragioni che possano legittimare una azione che provocherebbe non solo la cementificazione di una zona verde ricreativa, ma anche uno sfregio al landscape di una intera vallata di particolare interesse paesaggistico, quella di Contignaco.

Le motivazioni inerenti la fallimentare gestione del Salso Golf Club appaiono alquanto deboli: quel campo da golf è certamente uno dei più belli dell’intera regione, rafforza l’attrattiva della città termale e con una adeguata gestione manageriale non ci sono motivi per cui la situazione non possa migliorare.

 Secondo LA CONVENZIONE EUROPEO DEL PAESAGGIO (Articolo 5.a) i vari paesi europei contraenti devono impegnarsi a “(...) riconoscere giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità”.

 Secondo il FAI (Fondo Italiano per l’Ambiente) i paesaggi rientrano nei cosiddetti "luoghi dell'anima" e, in quanto tale, dovrebbero costituire un bene comune di tutti i cittadini.

 Sembra però che l’amministrazione comunale di Salsomaggiore ultimamente consideri l’ambiente e il paesaggio materia per speculazioni che andrebbero solo a favore di pochi.

 In Italia esiste già una legge sui cosiddetti vincoli paesaggistici, ma non viene quasi mai applicata e, a scempio avvenuto, il più delle volte i vari condoni impediscono il ripristino delle zone violentate premiando, in modo totalmente diseducativo e sempre in nome del dio Economia, l’illegalità.

Diverse associazioni ambientalistiche e di cittadini, tra cui anche il Nobel Kary Mullis, si sono già opportunamente oppossi sono già opposte a tale dissennato progetto, ma la battaglia non è ancora vinta...

Antoine Fratini