Segnalo i lavori di manutenzione drastici effettuati a Villa Pamphli nella primavera estate del 2009.
Sono state completamente distrutte e disboscate in piena attività vegetativa per le piante e riproduttiva per le specie animali le zone selvagge chiuse al pubblico che vanno dal Palazzo Pamphili a porta san Pancrazio.
Il danno alle specie botaniche e agli animali è stato notevole. Al posto della boscagliagia è rimasto terreno spoglio dilvato continuamente dalle piogge che lo trasformano in fango.
C''è una spiegazione a questa politica di manutenzione che considera parchi storico-naturalistici come dei giardinetti pubblici dove tutto ciò che è verde è considerato "sporco" e si lasciano invece vagare buste e bottiglie di plastica che nessuno raccoglie e che rimangono come unica traccia lasciata dal precedente sottobosco e foresta selvaggia distrutta?
Sono stati abbatttuti diversi alberi ad alto fusto sani e sono state effettuate potature drastiche con notevole danno alle architetture degli alberi e alla bellezza del paesaggio.
Aiutatemi a capire.
Perchè non c''è mai un progetto di manutenzione che tenga conto dei periodi da rispettare per la flora e la fauna, e perchè si procede sempre alla desertificazione di quello che rimane il nostro verde e non solo nostro?
Perchè i progetti non sono mai fatti da esperti paesaggisti e giardinieri, ma sempre da ditte di operai incomptenti e politici che non sanno neanche cosa è un albero?
Grazie
Paola Bozzi
Roma (Monteverde---che è sempre meno verde)