Il Sottoscritto, ing. Ferruccio Porati, portavoce del Comitato dei Cittadini per l'Interramento dellla Rho-Monza (CCIRM), ha assistito da uditore alla odierna sessione della Conferenza dei Servizi per la Rho-Monza, ultima seduta della fase preliminare di questo ciclo di incontri. Scopo dichiarato all’inizio della riunione era la raccolta di osservazioni fatte dalle parti interessate: comuni, enti, istituzioni varie.
In estrema sintesi, il giorno di oggi è triste perché segna una sconfitta, una battaglia persa dai cittadini padernesi. Ma la guerra, a questo punto usiamo questo termine, è ancora tutta da svolgersi. Procediamo con calma.
In apertura, dalle parole del Provveditore alle Opere Pubbliche si capisce che quest’opera ha il suo senso solo se incasellata entro la data di EXPO 2015. L’obiettivo che le istituzioni hanno in mente – è chiaro il messaggio – passa sulle nostre teste: il prezzo è quello della salute dei cittadini padernesi. Ci siamo pure sorbiti, un’altra volta, il predicozzo sui sacrifici che costoro vanno a chiedere (solo a Paderno Dugnano, però…) !!! Come al solito, si parla di sacrifici a fronte di “grandi” (quali ???) benefici (per chi??? Certamente non per i Padernesi) .
In sostanza, solo Paderno Dugnano e Novate hanno detto esplicitamente “NO” a questo progetto. Alla fine, gli altri comuni dicono tutti “SI’”, anche se con qualche puntualizzazione in taluni casi. La Provincia di Milano dice “SI’” anche lei, e questa è la cosa più grave, secondo me. Meno di una settimana fa, la Provincia di Milano viene a Paderno Dugnano con l’ass. De Nicola a parlarci di progetti condivisi, di abbattimento di inquinamento atmosferico ed acustico, dell’uomo sulla luna… e poi la tecnologia dei viaggi interstellari tira fuori in conferenza dei servizi un sostanziale avallo del progetto preliminare così com’è, con una concessione sull’allungamento della galleria fonica e della posa di ulteriori barriere per togliere rumore in via Quercia, via Rosselli e via Concordia. Tutto qua, desolatamente qua…Nulla a contrastare l’aumento dell’inquinamento atmosferico nella stessa area dovuto al triplicamento del transito autostradale, considerando il sistema autostradale MI-Meda potanziata e Rho-Monza da costruire ex novo. Anzi, sono state ribadite dalla Provincia le stesse argomentazioni che abbiamo potuto ascoltare nell’assemblea dello scorso giovedì 15 aprile, secondo le quali il tunnel costerebbe troppo e non apporterebbe apprezzabili benefici. Sconcertante! Assolutamente sconcertante!
Va dato atto al nostro sindaco di aver ribadito la necessità di interrare il tratto in affiancamento alla Milano-Meda, che il progetto preliminare non è compatibile con il tessuto della città, che il preliminare non tiene conto della comunità di Paderno Dugnano, che il nodo di Paderno Dugnano va riesaminato complessivamente, perché Paderno Dugnano ha già pagato il suo prezzo alle infrastrutture con la Milano-Meda.
Per la verità, anche le istituzioni non sono state tutte allineate allo stesso modo. Un po’ di imbarazzo l’anno avuto i rappresentanti romani di ANAS, che alla fine hanno come intuito che il progetto con la discussione sull’interramento sarebbe in parte “stravolto” rispetto al preliminare da loro approvato in passato. Lo stesso Ministero per l’Ambiente non si è sbilanciato in un giudizio, rimandandolo alla valutazione della VIA.
Sentiti i pareri di tutti, la maggioranza dei “SI’” al progetto così com’è rende il futuro a tinte più fosche. Questo metodo di giudizio mi lascia perplesso, in quanto un “SI’” da parte di un certo comune sulla tratta di attraversamento del proprio territorio (anche merginale o più che marginale, com’è il caso del comune di Milano), cosa c’entra con l’assenso o la negazione del progetto di interramento a Paderno Dugnano? In altri casi c’era da capire dove posizionare una rotatoria o una parte di complanare: mi sembrano problemi di livello di complessità un po’ differenti, rispetto a quello che abbiamo a Paderno. Per rendere meglio l’idea, mi è sembrato un po’ come assistere agli stati generali convocati da Luigi XVI in Francia, dove il voto dei Nobili e del Clero contava come quello del Terzo Stato, sebbene quest’ultimo fosse rappresentante di milioni di sudditi, mentre la somma degli altri due non faceva che poche migliaia di uomini… Gli interessi di pochi, a scapito del bene di molti…
Come detto all’inizio, oggi la città di Paderno Dugnano ha perso una battaglia, ma la guerra è ancora lunga, ci sono altri spazi di manovra, anche se sempre più ridotti e la paura delle istituzioni sovracomunali di perdere la data dell’EXPO 2015 è la loro debolezza, su cui tutte le forze della città e tutti i cittadini dovranno concentrarsi, per tirar fuori idee e competenze specifiche e lottare.
Intanto il comitato CCIRM dà nuovamente appuntamento alla città al prossimo 5 maggio 2010, presso il centro “Falcone e Borsellino”, per una serata pubblica aperta alla discussione di questa vicende, presumibilmente ricca di testimonianze di sicuro interesse e di spunti di azione per il futuro.
E’ tempo che ogni cittadino si svegli, perché ora pretendiamo quel rispetto che le istituzioni non ci vogliono concedere e, se sacrifici devono essere messi in campo, questi devono essere fatti da TUTTI, non solo dai cittadini Padernesi.
La mobilitazione dei cittadini Padernesi sarà visibile anche a livello mediatico: LA SALUTE NON HA PREZZO.
L’esito della conferenza dei servizi di oggi ci ha fortemente deluso: pretendiamo rispetto per noi, per i nostri figli, per le nostre vite e per il nostro futuro. Non si fa nessun passo indietro. Senza se e senza ma.
Ing. Ferruccio Porati,
portavoce del CCIRM – COMITATO CITTADINI PER L’INTERRAMENTO DELLA RHO MONZA.