Ariccia 26 04 2010
Si è costituito in data 24 aprile 2010 il Comitato Di Quartiere di Vallericcia, con sede in Ariccia, allo scopo di migliorare, preservare e tutelare lo stato della valle, conca naturale di origine vulcanica con grande e consolidata vocazione agricola.
Prima iniziativa del Comitato è quella di mostrare il grave disaccordo dei cittadini di Ariccia, in particolare dei residenti a Vallericcia, con il progetto della giunta comunale e del sindaco Emilio Cianfanelli, di costruire un collegamento viario denominato, “Collegamento tra Appia bis e Policlinico dei Castelli Romani”. Detto policlinico è ancora inesistente e di esso, in campagna elettorale, è stata posata la prima pietra ma non si conosce ancora la data, se mai ci sarà, di inizio dei lavori. Suddetto collegamento, come è bene evidenziato dalle planimetrie fornite dal comune stesso non collega affatto l’Appia bis con il luogo dove dovrebbe sorgere l’ospedale, ma dalla costruenda Appia bis si getterà direttamente nella valle, tagliandola in due e intersecando strade che sono di campagna, per finire su via di Vallericcia. Se si continuasse molto semplicemente i lavori sull’Appia bis con l’adeguamento di via Perlatura, si arriverebbe direttamente, e con meno strada, a via di Ginestreto, da dove comunque si deve passare, senza bisogno di ulteriori infrastrutture che deturperebbero soltanto Vallericcia, cancellando o rovinando per sempre terreni agricoli, abbattendo moltissimi alberi e passando a ridosso di abitazioni.
Soltanto la bretella di collegamento che si riverserebbe su Vallericcia verrebbe a costare più di 60 milioni di euro, il resto del progetto più di 25 milioni, soldi che potrebbero essere, se arriveranno, utilizzati per un reale miglioramento della viabilità della valle, nel rispetto della valle stessa, delle sue caratteristiche ambientali, senza bisogno di mostruose colate di cemento.
Il giorno 28 aprile alle ore 10 al Comune di Ariccia, ci sarà, se non sarà rimandata, come chiede il Comitato, la Conferenza dei servizi che tratterà della questione e per l’occasione si mobiliterà la popolazione che vorrà esprimere, manifestando pacificamente, il proprio dissenso.
La terra non è nostra, siamo noi che siamo della terra, rispettiamola!
Fabio Ascani