Capita talvolta che gli alberi si trovino a crescere su un posto sbagliato senza averne una benché minima responsabilità. In uno di questi posti sbagliati, quello al confine di un cantiere per la costruzione di un palazzone di sette piani vive un alberata di Melia azedarach, albero raro ed esotico di provenienza indiana che in questi giorni ci sta regalando la sua timida fioritura color lilla acceso. L’ alberata in questione si trova a Roma in un via che si chiama Via de Dominicis è sta lì ormai da diversi anni ormai, molto prima che si iniziasse a costruire il cantiere , vivendo in armonica pace con gli abitanti che d’estate ne godono il fresco della sua ombra e i pappagalli (parrocchetti monaci) che spesso li vanno trovare per assaggiare il sapore inebriante dei suoi frutti rotondi (per noi umani invece tossici). Un po’ alla volta però , giorno dopo giorno, folata dopo folata di terra pesante e cemento dal confinante cantiere, in perenne subbuglio, è iniziato l’attacco alla salute e alla stabilità di questa alberata. Giovedì 29 Aprile passando per la strada mi accorgo che qualcosa di strano sta succedendo. Mi avvicino e scopro che degli operai, che si trovano presso un camion parcheggiato al confine del cantiere, per scaricare un gruppo elettrogeno ( o qualcosa del genere) hanno danneggiato slabbrandolo e tagliandolo poi con una motosega il tronco di uno degli alberi della tanto amata alberata. Chiedo spiegazioni, in particolare chiedo se e da chi abbiano ricevuto autorizzazione per infierire in tal modo su un albero e tagliarlo (un’operazione che non dovrebbe – così si spera- essere permessa a privati cittadini) e ricevo solo laconiche risposte tipo “Ah, ci dispiace, ci dava fastidio. Di solito non lo facciamo, però non potevamo altrimenti” etc, etc…. A quel punto vado a casa mi attacco al telefono chiamo l’URP del Servizio Giardini che non risponde e il comando di zona dei Vigili urbani che invece rispondono gentilmente al quale mando una mail per denunciare il fatto e per sapere e conoscere che ne sarà di quest’albero oramai divenuto mutilato ed anche poco sicuro e stabile e se ci sono gli strumenti legislativi ovvero multe o sanzioni per punire un’azione: il danneggiamento degli alberi durante lavori privati o pubblici, che in città è divenuta abitudine ed è tra le cause principali di successivi crolli degli stessi alberi danneggiati diventati a rischio per i cittadini che ci parcheggiano la macchina o ci passano sotto. Ecco le foto dell’albero danneggiato e la mail mandata ai vigili. Se ci sarà una risposta vi informerò qui su Respiro.eu.
Alla Gentile Attenzione Roma 29 Aprile 2010
del V Gruppo Polizia Municipale
Via Filippo Fiorentini 7 Roma
Oggi passando alle ore 15.00 in via de Dominicis nel quartiere di Casalbertone, all’inizio della strada quasi ad angolo con Via di Portonaccio ho notato che a un albero della bellissima e rara alberata della strada realizzata con esemplari di Melia azedarach numerato con la targhetta numero 26 degli operai dell’Impresa xxxxxxxxxxxxxxxxx hanno tagliato capitozzandoli diversi rami e poi distrutto slabbrandolo un intero capo del tronco rendendo quindi quell’albero, instabile (e pericolo per l’incolumità pubblica) e per il grosso strappo effettuato facilmente attaccabile dagli agenti patogeni e funginei che in poco tempo lo porteranno a seccarsi e a morire. Denuncio pertanto questo atto di danneggiamento chiedendo informazioni se questi tagli e danneggiamenti siano stati autorizzati, e sapere anche chi sia tato e in che termini ad autorizzare questi danneggiamenti . E se non lo sono di applicare ai responsabili della ditta le sanzioni amministrative relative. Ritengo quest’ultimo passo necessario visto che quest’alberata in questi ultimi mesi ha già subito numerosi danneggiamenti con il serio rischio di perdere nel tempo ancora sempre più numerosi esemplari. Alberi che sono un bene pubblico e quindi appartengono ai cittadini e non ai privati amministratori della Società che si sta occupando di realizzare l’immobile. Se poi la società sarà interessata a risarcire il danno subito con la ripiantumazione di uno stesso tipo di albero penso che i cittadini non potranno che esserne contenti.
In attesa di una vostra risposta
Allego anche tre foto dell’albero.
Distinti saluti
Antimo Palumbo