Un appello accorato al Commissario europeo per il Clima Connie Hedegaard, quello firmato da Legambiente, WWF e Greenpeace, che si interroga sulle contraddizioni del recente decreto salva CO2 approvato dal Governo. Il provvedimento incriminato consente anche alle aziende inquinanti l’accesso ai finanziamenti pubblici destinati dall’Unione alle politiche a favore del clima e che saranno erogati a partire dal 2013.
Dei veri e propri permessi ad inquinare concessi alle imprese, bonus emissioni o come vogliamo chiamarli, in netto contrasto con la Direttiva ETS, con la quale l’Unione intende far pagare alle aziende, mettendo in vendita permessi emissioni, le quote di CO2 emesse l’anno precedente, con l’obiettivo di incentivare le tecnologie pulite e la green economy e soprattutto di non superare il livello di inquinamento massimo fissato.
Decidendo di estendere il credito agli impianti entrati in funzione dal gennaio 2009, attraverso l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, il Governo non farebbe altro che estendere i fondi dedicati allo sviluppo ecosostenibile alle industrie italiane che inquinano maggiormente.
Questa è assolutamente una presa in giro: una triste farsa davvero. Con la scusa della crisi economica il paese sta diventando una discarica legale. Speriamo che l'Europa ci aiuti.