Tira sempre una brutta aria per quanto riguarda le notizie sull’ambiente e la naura in Italia. Se ogni tanto trovo dei progetti che lasciano ben sperare per degli interventi futuri sul verde e la biodiversità, le notizie su manovre incombenti e che molto probabilmente verranno attuate non sono invece per niente buone. E' questo il caso della nuova Finanziaria che prevede un taglio del 50% degli stanziamenti su parchi e riserve nazionali per il 2011. Se con le forbici in mano e ad occhi bendati si incomincia a "tagliare" in modo indiscriminato, si rischia di mandare in agonia interi settori che già oggi hanno solo un "filo" di fiato.
Nell'Anno internazionale della biodiversità invece di scegliere i Parchi quali settori di rilancio su cui investire per incrementare anche la buona occupazione, il governo li taglia come rami secchi.
Tutte le associazioni ambientaliste e di rappresentanza del mondo delle aree protette (Wwf, Legambiente, Marevivo tra le altre) stanno denunciando questi tagli indiscriminati e hanno fimrato un documento con le loro richieste.
Mi chiedo se il taglio sia avvenuto all’insaputa del Ministro dell’Ambiente che mi auguro provveda PRESTO a recuperare.