“Farò lo sciopero della fame finché non non sarà cancellata la deportazione in Calabria dei 400 cani di Potenza; siamo ancora in piena emergenza e non è affatto vero che la questione sia stata risolta.”
Il servizio sui cani, che ha avuto grande diffusione nelle televisioni del Paese, ha reso ormai questa vicenda un caso nazionale, dando più forza alla generosa mobilitazione del “popolo di internet” che già da tempo si è schierato a favore dei cani di Potenza.
“Sono giunta a questa decisione così forte – ha aggiunto Rocchi – perché il muro di silenzio del Presidente della Regione Basilicata e degli amministratori locali è inaccettabile e rappresenta un’offesa alla coscienza dei cittadini. Mi appello alla Regione Basilicata affinché torni sui suoi passi, e cancelli un provvedimento che, oltre a essere inaccettabile per la sorte dei 400 cani, quasi tutti anziani, rappresenta lo smantellamento della normativa nazionale sul randagismo, la legge 281/91”.
“E’ un’amara beffa – conclude Rocchi – che mentre si celebra il quarantesimo anniversario dell’istituzione delle Regioni, proprio gli amministratori regionali si rendano responsabili di una così grave violazione della legge nazionale e della cultura di rispetto per gli animali che si è affermata nella coscienza del Paese”.