Alla conclusione della visita non si può fare a meno di denunciare lo stato di abbandono in cui versa il Gran Camposanto Monumentale.
La documentazione fotografica allegata e quella in nostro possesso attestano lo stato dei luoghi rappresentando testimonianza oggettiva e non strumentalizzazioni di parte.
In alcuni punti non è possibile accedere, i servizi per i cittadini sono ricoperti da vegetazione infestante, alle sepolture non viene data la giusta dignità così come i parenti dei defunti sono costretti ad aggirarsi in quello che più che un cimitero è ridotto ad un terreno infestato da erbacce.
Particolare sconcerto suscita lo stato dell’area del Cenobio nella quale sono collocate vere e proprie opere d’arte completamente sommerse dalla vegetazione infestante.
Nelle altre zone (ad es. Palmara) la protratta mancanza di interventi ha determinato uno stato di degrado visivo e strutturale che non è certamente compatibile con quello che dovrebbe essere lo stato ordinario del secondo Cimitero Monumentale d’Italia e di una città metropolitana.
La sensazione di completo abbandono e di incuria che si percepisce immediatamente visitando quest’area monumentale e rappresentativa della città aumenta al ricordo di come era curato negli anni precedenti così per come documentato fotograficamente.
Questa ulteriore segnalazione di disattenzione e di incuria nei confronti della città delinea un quadro complessivo di scarsa capacità di gestione, di reperimento somme, di progettualità e di programmazione.