Scrivo per mettere a conoscenza di quanto segue. A Manfredonia, è stato approvato, ed a breve avverà la costruzione del nuovo porto turistico. Quest'opera sarà un'altra cattedrale nel deserto e solo una scusa per riuscire a recupera i soldi del 3° Protocollo del Contratto D'Area di Manfredonia, sarà un enorme colata di cemento in mezzo al mare che farà scomparire l'ultima scogliera rimasta sulla costa sipontina, un luogo splendido che da la possibilità a coloro che non vogliono andare nelle spiagge a pagamento di godersi un po' di mare pulito e limpido, molto frequentata da famiglie e gente anziana vista la sua vicinanza al centro della città! Ma purtroppo il comune e le altre istituzioni fanno orecchie da mercante, a breve quest'area verrà stravolta, solo per degli interessi di una cricca di imprenditori locali, dove vedranno il loro investimento solo nella costruzione di questa struttura, poiché l'opera in se per se non servirà a nulla, poiché la città di Manfredonia non ha strutture ricettive per accogliere visitatori con un porto di oltre 660 posti barca, per di più molti dei cittadini hanno chiesto di realizzare il porto turistico all'intero dei moli di ponente e di levante per non stravolgere la costa e ripeto l'ultimo pezzo di scogliera rimasta (recuperando cosi sia i due moli, che oggi versano in un totale stato di abbandono e non deturpare un'altro tratto di costa), ma niente, la realizzazione ex-novo del porto e troppo appetibile per costruttori e politici che vedranno solo un rientro economico nelle loro tasche. Ma a prescindere quanto scritto in precedenza, voglio far presente che in questa area dove sorgerà questa struttura ci sono specie marine rare e a questo punto a rischio come il cavalluccio marino, il granchio peloso e un enorme distesa di poseidonia nel suo fondale, habitat ideale per altre specie marine. Io credo che ci possano essere tutti presupposti per fermare i lavori, che in questi giorni sono iniziati con la cantierizzazione e a breve con enormi quantità di materiale inerte che verrà versato sul fondale del mare.