Ricevo questa segnalazione da Alessandro Fiorillo su un leccio sano e con diversi anni di età che è stato tagliato di netto (molto probabilmente senza nessuna autorizzazione) per installare un cartellone pubblicitario. Questo leccio, Quercus ilex, un albero che avrebbero potuto vivere almeno per altri duecento anni,appartiene (o meglio apparteneva) al Comune di Roma e quindi ai cittadini che ci abitano con un valore stimato di circa 300 euro. Perchè è stato tagliato? Chi ha dato le autorizzazioni? Chi si occuperà di denunciarne il taglio. Non è possibile uscire la mattina con una motosega in macchina e mettersi a tagliare gli alberi pubblici, perchè invece in questi casi è stato possibile? Perchè Roma non ha ancora il suo Regolamento sulla tutela del Patrimonio arboreo pubblico e privato? Con l'autunno e il fresco bisognerà riprendere questi argomenti ed iniziare a dare battaglia in città: una battaglia a difesa degli alberi e del verde di Roma la cui intensità in questi ultimi tempi sta sbiadendo giorno dopo giorno.
Ecco il testo e le foto del taglio in viale Lepanto a Roma tratte dal sito :
Vi invio le foto dell'incredibile scempio in Via Lepanto di fronte al Tribunale Civile: come potete vedere i criminali cartellonari hanno segato un leccio sanissimo (vedere le foglie che ancora spuntano e la perfezione del cuore del tronco...) e hanno preparato le basi per mettere un altro schifoso cartellone.
In questo caso credo vi siano vari reati penali (o chiunque può abbattere alberi sul suolo pubblico ormai?) di cui qualcuno dovrà essere chiamato a rispondere, non possiamo fargli passare pure questa!!!
Stamattina stessa ho inviato un fax al comandante dei vigili del 17° gruppo, dott. Bertola (tutti i lettori di Cartellopoli sono caldissimamente invitati a fare lo stesso, il fax è 06/67696801).
Franco
Aggiungiamo alla puntuale segnalazione di Franco una nota: il cantiere è lo stesso, identico e medesimo di quello dello Scalo San Lorenzo, di quello sulla Gianicolense, di quello a Via della Regina Elena (quasi al verano), di quello di fronte al Palazzetto dello Sport. Ebbene chi è quella ditta che sta perforando tutta la città per apprestarsi a installare cartelloni nel silenzio di Agosto in tutto il centro di Roma? E chi sono i malati di mente che hanno autorizzato tutto ciò? Ormai il controllo del territorio che Cartellopoli e i suoi tentacoli riescono ad esprimere è invidiabile. Di questi cantieri non se ne porterà a compimento nessuno, nostre legioni sul territorio hanno già parzialmente tappato quello di Circonvallazione Gianicolense e quello dello Scalo San Lorenzo. Lo stesso si farà con gli altri: non occorre chiedere il permesso, operiamo come loro, da veri clandestini. Solo che noi combattiamo la mafia, loro la rappresentano. Tutti (TUTTIIIIIII) sono invitati a andare a tappere questi buchi con quanto più materiale possbile. La soluzione migliore, abbiamo testato, è ad oggi il cemento a presa rapida. Facciamo sì che arrivino con il loro bell'impianto e trovino gli alloggiamenti occlusi. Difendiamo la città dalla peggiore ondata di criminalità che la sta percorrendo. Gli indirizzi ve li abbiamo dati.