Mercoledì 21 aprile, ore 19.00
Marella Caracciolo Chia e Patrizia Cavalli
presenta il libro di
Umberto Pasti
GIARDINI E NO.
Manuale di resistenza botanica.
Bompiani
interviene l'autore
Accademia di Francia Villa Medici
Viale Trinità dei Monti 1 - Roma
Umberto Pasti, Giardini e no. Manuale di resistenza botanica
[ Con illustrazioni di Pierre Le-Tan ]
Collana Overlook, Pagine 160, Prezzo € 15,00
Vizi e virtù delle persone attraverso i giardini che coltivano.
Un libro che parla di noi, della nostra società, dei nostri miti e dei nostri limiti, attraverso le piante e i prati che coltiviamo.
Il libro è un manifesto di resistenza botanica, personale e ironico, che partendo dalla polemica contro i giardini oggi di moda offre uno spaccato della nostra società. L’autore prende in considerazione i giardini dei collezionisti fanatici, ossessionati dalla rarità e particolarità delle specie al punto da scordarsi di trarre piacere dall’aspetto o dal profumo dei fiori; i giardini delle signore per bene, viziati da un’inventiva asfittica e meccanica, leccati e finti; i giardini miliardari, status-symbol e sfoggio di ricchezza, uno dei massimi esempi di non-giardino perché chi lo possiede non ha un briciolo di passione, e si affida a professionisti dal nome inevitabilmente inglese, i garden-designer; i giardini moreschi, che hanno sostituito il giardino giapponese nel trend esotista occidentale… Per fortuna, in questa valle degli orrori, ci sono anche piacevoli sorprese, come i giardini dei benzinai, quelle aiuole selvagge e imprevedibili, concimate dall’inquinamento, che per qualche bizzarria della natura danno vita a creazioni sorprendenti e toccanti.
Ma la sorpresa più grande è che l'autore ci ricorda che dentro ognuno di noi esiste un giardino: forse diventare giardinieri, imparare a conoscere e rispettare le piante, entrare a poco a poco nel loro mondo lasciandoci dietro le spalle il nostro di scimmie nevrotiche e consumiste, significa riavvicinarci a quel paradiso da cui pensavamo di essere stati esclusi: e che invece era qui, intatto, meraviglioso, attorno a noi che non riuscivamo a vederlo.
UMBERTO PASTI è nato a Milano. Vive a Milano, a Tangeri, e nei pressi di un piccolo villaggio nel nord del Marocco. Qui, con l'aiuto di un gruppo di contadini fieri della loro cultura minacciata dal "progresso", ha creato un giardino usando quasi esclusivamente piante del luogo in via di estinzione - un luogo nato come una risposta alla cementificazione promossa dalle autorità, e divenuto negli anni meta di botanici del mondo intero. Ha collaborato al “Giornale” e a “La Voce” di Indro Montanelli con articoli sull’arte e sulla letteratura. Ha scritto di viaggi, di costume, e di attualità su periodici italiani e stranieri (“Vogue”, “Elle”, “House and Garden”, “The World of Interiors”). Ha tradotto per la Tartaruga le lettere di Marcel Proust alla madre (1986). E’ esperto di ceramica islamica e appassionato di botanica. Il Saggiatore ha già pubblicato L’età fiorita (2000) e il romanzo L'Accademia del dottor Pastiche (2008).