Sabato 8 Maggio si ripete come ogni anno nel suggestivo scenario della Selva di  Montefogliano nel Comune di  Vetralla la cerimonia storica dello Sposalizio dell'albero.Nel piazzale antistante l’eremo di S.Angelo, il Sindaco di Vetralla sposerà “simbolicamente” due alberi (due cerri) addobbati a festa ed uniti da un grande velo bianco. Presenti quali testimoni alle “nozze”, le autorità locali civili e religiose e la popolazione vetrallese. Faranno da contorno gruppi di cavalieri in costume d’epoca, la banda musicale, un gruppo folcloristico, “scolaresche” che rendono omaggio agli “sposi”.Il significato naturalmente simbolico della cerimonia affonda le proprie radici in un contesto storico che risale all’alto medioevo; alla fine di sanguinose ed estenuanti guerre con la limitrofa Viterbo, la città di Vetralla entra in possesso del territorio boschivo con la Bolla “Exigit” del Papa Eugenio IV nel 1432 – 7 Febbraio. Da allora per ribadire il proprio dominio su quel territorio, ogni anno nella giornata dell’otto Maggio viene “ufficialmente” rogato e sottoscritto, letto alla presenza di testimoni, L’ATTO ORIGINALE DI POSSESSO. Con il tempo la cerimonia si è arricchita di significati e simbolismi, tanto che oggi potremmo quasi considerarla una “festa della primavera”, con il risveglio della natura e lo sbocciare dei fiori soprattutto dei narcisi e della ginestra, espressione dei boschi di Vetralla.

Noi di Respiro.eu ci saremo per registrare una puntata di Arboretum.

Questo il programma: 

8 maggio Sabato ore 9,30

Piazza Vittorio Emanuele partenza Corteo Storico e sfilata in costume d’epoca alla volta di Monte Fogliano: con la partecipazione del Gruppo Sbandieratori, dei Cavalieri, del Complesso Bandistico “O.Pistella” del Gruppo delle Popolane Vetrallesi, gli alunni delle Scuole dell’Infanzia di Cura e di Vetralla.

Ore 11,00 Piazzale antistante l’Eremo di S.Angelo cerimonia dello “Sposalizio dell’Albero” per il rinnovo del possesso del Bosco e dell’Eremo. “Imbandigione”: rinfresco offerto a tutta la cittadinanza.

Antimo Palumbo