GEAPRESS – Lungamente era rimasta a guaire bloccata per una zampa ad un laccio-cappio di metallo. Piazzato dai bracconieri probabilmente per i cinghiali, il nodo del cappio aveva iniziato inesorabilmente a stringersi sulla zampa di una femmina di pastore tedesco di circa sei mesi.
Mentre gli abitanti del luogo, preoccupati per i misteriosi lamenti, iniziavano a far pervenire le prime segnalazioni, un Agente della Polizia Provinciale di Imperia rintracciava il luogo, all’interno di un’area alberata, dove il cane cercava disperatamente di liberarsi dalla trappola mortale. Come già GeaPress ha avuto modo di documentare (vedi articolo GeaPress) i lacci agiscono come veri e propri cappi arrivando in alcuni casi a provocare, a seguito degli strattonamenti, l’amputazione dell’arto. Nel caso dei boschi di Imperia, però, il pronto intervento della Polizia Provinciale ha evitato il peggio ed il cane, liberato dal nodo, è subito corso verso la villetta dalla quale era verosimilmente fuggito ed è stato riconsegnato al proprietario.
Il problema dei bracconieri nell’entroterra di Imperia, così come confermato dalla stessa Polizia Provinciale a GeaPress, ha assunto toni allarmanti. Secondo l’Assessore ai parchi ed aree protette, con delega alla Polizia Provinciale di Imperia, Paolo Leuzzi sono ormai oltre un centinaio i lacci recentemente recuperati. Le trappole vengono abilmente nascoste tra la bassa vegetazione dei luoghi di frequente passaggio non solo dei cinghiali ma anche di caprioli. Il tutto, secondo l’Assessore, in pieno sfregio delle norme penali sul maltrattamento degli animali che sanzionano chi non rispetta la legge sulla caccia...leggi tutto su http://www.geapress.org/caccia/il-pastore-tedesco-ed-i-cappi-per-i-cinghiali/4454