Recentemente sul sito www.circo.it è comparsa un’intervista all'On. Rocco Buttiglione (http://www.circo.it/?p=1066), che si preoccupava di far luce su alcune anomalie e pericolose derive della cultura moderna, troppo attenta, a suo dire, ai diritti degli animali.
L’intervento, che per una volta promette di unire circensi e cistercensi, incoraggiato anche dalla pubblicazione del manifesto sulla coscienza animale, è ricco davvero di spregevoli spunti e s’intitola L’animalismo e la caduta dei diritti dell’uomo.
“Io amo molto gli animali - dice Buttiglione - ho anche avuto diversi cani in famiglia. Il problema è un altro. Attenti a non dimenticare che tra l’animale e l’uomo esiste un salto qualitativo”.
Attoniti, atterriti e anche un po’ sgomenti, noi ci guardiamo tremanti.
A dirla così, non è che ci sia poi tanto di cui scandalizzarsi. Affermazioni del tipo “uccidere è crudele”, “rubare è sbagliato”, “morire di fame è ingiusto”, “colorare la macchina del tuo vicino di fucsia non si fa”, destano l’adesione di tutti coloro, o quasi, che ascoltano. La prossima volta che vi lustrate allo specchio, ripetete a voi stessi che non siete bestie, perché, ovviamente (?), gli uomini non sono animali.
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