L’Italia che sugli ogm si lava le mani come Ponzio Pilato? Il ministro per le Politiche agricole e alimentari Giancarlo Galan _ che personalmente agli ogm è tutt’altro che contrario _ ha fatto di tutto ieri a Bruxelles per dimostrare che quell’immagine non gli corrisponde. E si è schierato contro la proposta della Commissione Ue di delegare agli gli Stati membri la decisione se coltivare o meno gli Ogm. Alle Regioni poi, ha mandato a dire che sulla definizione dei piani di coesistenza (tra le produzioni Ogm e Ogm free) se non lo faranno loro lo fara’ lo Stato. Il che significa lasciare aperta la porta alle sperimentazioni “in campo aperto”.
Sta di fatto che ieri è stato affossato o quasi – il Parlamento europeo deve pero’ dire ancora la sua – il progetto della Commissione Europea di lasciare gli Stati membri liberi di decidere se coltivare o meno Ogm in Europa. ”Un tentativo di lavarsi le mani – ha spiegato Galan – che ha trovato contro Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Polonia; quindi non e’ destinato ad un grande successo”. Il Commissario europeo alla salute John Dalli di fronte allo schieramento del ‘no’ e ai numerosi incerti (lo hanno di fatto sostenuto Austria, Ungheria e i paesi Baltici) ha sbottato: ”Finalmente se ne discute”. Nel frattempo, ha assicurato Galan, ”nulla cambia per il nostro paese. Resta l’obbligo per le Regioni di provvedere alla definizione dei principi e dei criteri di coesistenza. Questo – ha precisato – le Regioni lo dovranno fare, io glielo comunichero’ molto presto – credo giovedi’ stesso – e se non lo faranno le Regioni lo dovra’ fare lo Stato”. Sul fronte degli Ogm l’Italia vuole ”una posizione unitaria, forte e comune, che non frammenti la Pac. Io alla ricerca, all’innovazione non sono mai contrario, il che non vuole dire – ha sostenuto Galan – che alla fine dico di si’, ma come si fa a non sperimentare?”.
Fonte: Ecquo.net