Un polmone verde tra il cemento dei palazzi. Questo erano i quindici pini secolari che fino a poco tempo fa si trovavano nell'area vincolata del Forte Portuense, a ridosso di via Portuense e via dell'Imbrecciato. A luglio, però, quei pini sono stati rasi al suolo. Non potati, né sfoltiti, bensì completamente recisi.
Tronchi recisi e rami accatastati. Non c´è zona della città, dal Portuense a Prati, che sia stata risparmiata dalla strage di alberi potati o abbattuti dal Comune e mai ripiantati.
Gli alberi sono un patrimonio da salvaguardare per la biodiversità, essi rivestono una funzione fondamentale contro l'inquinamento sia ambientale che acustico, per questo i vecchi alberi hanno un'importanza enorme per l'ecosistema urbano, ruolo che nuovi alberelli non possono certo sostiutire.
Inoltre, queste potature e tagli, spesso vengono eseguite nel periodo riproduttivo per la fauna selvatica, con il comprovato rischio di distruzione dei nidi e uccisione dei piccoli nati: il tutto contravvenendo alla legge nazionale 157/92 e, nel caso di Roma, allo stesso regolamento comunale.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/10/12/news/pini-7960568/