Bansky, forse il più noto street artist britannico, fa spesso parlare di sè a causa della crudezza dei suoi messaggi, spesso decisamente violenti nell’impatto emotivo. Famosa, è stata la sua requisitoria contro il governo americano a seguito dell’uragano Katrina suggellata da decine di murales, ma questa volta, se possibile, si è addirittura superato e lo ha fatto andando a personalizzare la sigla dei Simpson’s, uno dei migliori prodotti a disegni animati dell’ultimo ventennio e proprio su proposta della 20th Century Fox, che, tuttavia, non è stata risparmiata dalla sua invettiva. Dopo un inizio “normalmente irriverente” in cui Marge, Homer e Bart vengono fatti accomodare sul consueto divano di casa, Bansky si scaglia contro la stessa casa di produzione “Fox”, rea come molte altre, di aver esternalizzato una parte delle sue animazioni nel sud della Corea. Ma non è tutto, il messaggio dissacratorio si allarga a livello globale sfidando l’ignominia delle moltissime multinazionali che utilizzano, senza alcuna remora, il lavoro minorile e la distruzione dell’ambiente per massimizzare il profitto. Nella fattispecie, osservando il lavoro del bambino che intinge in un non meglio specificato liquido verdognolo le immagini della famiglia Simpson, prodotte in serie da decine di disegnatrici - e nonostante non vengano citate - non possono non saltare alla mente le fabbriche della bile in Cina che tengono prigionieri decine di orsi della luna. Inoltre, le bambole di Bart vengono imbottite con la pelliccia di gatti tritati. Persino un panda e un unicorno vengono sfruttati. La sigla, comunque, è andata normalmente in onda domenica scorsa negli States. Stranamente, però, è stata già rimossa da You Tube e l’unica ancora on-line è stata caricata al contrario.