Lettura nutriente per l'anima, attendo volentieri il prosieguo della storia. sono una tua grande ammiratrice, conservo con cura i tuoi libri.
Armigera Armigeri
Alle gentili Valentina e Armigera che vogliono leggere il resto della storia di Marzia:
"Care Valentina e Armigera,
grazie dei vostri messaggi, sono stati gesti utili, mi avete fatto sapere che le mie parole hanno un'eco, toccano un cuore e la sua verità.
Per il vedere tutto nero: spesso siamo in miliardi a farlo, in questa valle di lacrime! Ma ho imparato nel tempo qualche mossa protettiva e ogni tanto la passo agli altri. Così se guardate le puntate precedenti de "Il paesaggio è uno stato d'animo" nell'archivio del "Respiro" oppure su Google - Il paesaggio è uno stato d'animo, Luciana Marinangeli - potete trovare qualche risposta forse più profonda.
La domanda di Valentina ha il pregio della sincerità e della volontà di stare bene: un'ottima partenza. Il come si può imparare; da secoli i grandi spiriti illuminati e generosi hanno cercato risposte all'eterno universale tema del dolore del mondo e del dolore umano.
E' esaurito, ma forse lo puoi trovare su Amazon, un piccolo manuale BUR che ho scritto nel 1995 , "Vivere sereni", con strategie meno banali proprio per vincere l'ansia e la depressione. L'ansia e la depressione le sentiamo tutti periodicamente, in questo vasto e complesso mondo, l'importante è quando capita l'umor nero sapere come uscirne fuori il prima possibile. Si impara.
La persona che ama la natura, gli animali, le piante, la terra, in questo periodo è particolarmente esposta al rischio depressivo, ed è logico e naturale, si chiama depressione reattiva, con tante orribili notizie sciorinate dai media. Altra cosa è la depressione endogena, costituzionale, e anche per quella qualcosa si può fare.
Allora proseguirò con la storia della sensibile Marzia e di come impara a oltrepassare gli ostacoli alla serenità che a lei come a tutti noi tornano a ripresentarsi sotto tante forme. E intanto ascoltate:
il principale ostacolo alla gioia di vivere sono i modelli che ci poniamo, i modelli di come dovremmo essere; possibilmente giovani, belli, ricchi, arditi, generosi, salvatori del mondo, degli animali e degli alberi, fortunati, gaudenti, amati, colti , veloci, furbi, artisti, fantasiosi, potenti, valenti (Valentina?), precisi, forti, amanti, costruttivi, giusti, abili a mettere cartelli, geniali; e ci sentiamo dei vermi.
Quindi se la depressione viene dall'aver incamerato dei modelli di perfezione, il contrario, ossia il rifiuto di qualsiasi modello, venisse pure dalla fonte più autorevole o più amata, mi farà sentire bene così come sono.
Allora alla prossima puntata, Valentina e Armigera.
E intanto statemi bene.
Un saluto da Luciana Marinangeli.