Grandi manifestazioni, in Australia e Nuova Zelanda, in occasione della Giornata Mondiale Contro la Caccia alle Balene.
Di nuovo in campo Pete Bethune, scarcerato nei primi giorni di luglio di quest'anno dopo la detenzione in Giappone, che gli era stata inflitta per essere salito sulla baleniera che aveva speronato e affondato il suo trimarano (che tentava di impedire un massacro di cetacei in un santuario marino) per arrestarne il comandante.
Nella baia di Sidney gli attivisti del Fondo Internazionale per il Benessere degli animali (Ifaw) hanno fatto comparire sulle acque una balena fatta di luci e suoni, poi colpita a morte e dissanguata da un arpione.
Ad Auckland, in Nuova Zelanda, un centinaio di manifestanti con abiti macchiati di rosso, hanno raggiunto il Parlamento seguiti da un veicolo con sopra un modello di balena, mentre gli altoparlanti diffondevano richiami dei cetacei.
Il governo australiano ha comunque avviato un'azione legale presso la Corte Internazionale di Giustizia contro la caccia alle balene e ai cetacei perpetrata illegittimamente e indiscriminatamente dai giapponesi.