Yuri Trutnev, ministro delle Risorse Naturali della Russia, ha annunciato che verrà chiusa la cartiera sul lago Baikal, che da tempo è obiettivo degli ambientalisti. L'accusano infatti di inquinare la più grande e profonda riserva di acqua dolce del pianeta.
La decisione di mettere i sigilli alla cartiera Baikalsk è maturata attraverso tre anni di compromessi e vicissitudini, nonché un fallito tentativo di rimodernamento, data la sua importanza economica in seno alla regione.
Ma le proteste di Greenpeace e di tante associazioni internazionali alla fine ha avuto la meglio, per la salvezza di un bacino idrico unico al mondo nonché patrimonio dell'Unesco.