In tutto il mondo sono in atto mobilitazioni per una gestione pubblica e partecipativa dell’acqua, da parte di chi non vuole consegnarla alle grandi multinazionali e ai loro capitali finanziari.
La stessa Assemblea delle Nazioni Unite, ha riconosciuto quest’anno -con il voto favorevole del Governo italiano- che “l’acqua potabile è un diritto fondamentale, essenziale per il pieno godimento del diritto alla vita e di tutti i diritti dell’uomo”.
La giornata del 4 dicembre scorso ha avuto come obiettivi chiedere una moratoria sulle scadenze previste dal "decreto Ronchi", uno stop immediato della messa a gara dei diversi servizi idrici, e sulla normativa di soppressione delle Autorità d'ambito territoriale, almeno fino a quando i cittadini e le cittadine non si saranno potute esprimere attraverso un referendum che 1.400.000 persone hanno chiesto che venga realizzato. Quindi il rispetto della volontà popolare, già espressa con una straordinaria raccolta di firme, impone di poter votare il prima possibile su un tema essenziale per la vita delle persone. Il Forum italiano dei movimenti per l'acqua in particolare chiede da subito che la consultazione venga comunque effettuata entro e non oltre il 2011.
Per chiedere una moratoria che blocchi subito il decreto Ronchi affinchè siano i cittadini con il referendum a decidere sulla sorte del servizio idrico integrato.