Alla vigilia del decennale dello spegnimento dell'ultimo reattore della centrale di Chernobyl, avvenuto il 15 dicembre 2000, è stata annunciata il ministro delle Emergenze ucraino, Viktor Baloga, l'intenzione di rendere il sito visitabile, attraverso spedizioni turistiche ristrette e abbastanza costose. Si potrà così guardare da vicino il responsabile del disastro che nel 1986, grazie alla fuoriuscita di materiale radioattivo più imponente che la storia civile ricordi, causò la morte certa di quattromila persone e un inquantificabile numero di decessi e malattie a causa dei danni ambientali estesi a Ucraina, Bielorussia, Russia, ma anche molto oltre i loro confini.
Quale sia lo spirito con cui tali visite verranno organizzate, il fatto che si parli ancora una volta di Chernobyl, specie di questi tempi in cui i nostri governanti cercano di rifilarci il nucleare, è importante. Per avere presente la questione, e non dimenticare...