Il Comune di Iglesias ha deciso di valorizzare 650 ettari consegnandone la gestione all'Ente Foreste. Si tratta di sugherete, che porteranno anche 20 posti di lavoro.
A questo io aggiungo che sarebbe progredito e illuminato non concepire le sugherete come fabbriche di sughero (diversi produttori di vino utilizzano ormai, per fortuna, tappi sintetici) ma come polmoni verdi capaci di assorbire una quantità eccezionale di CO2.
Comunque, trovo l'iniziativa sarda molto buona, perché si tratta di un investimento sull'ambiente ed è la riqualificazione di un'area attualmente impoverita e trascurata.
Allego l'articolo de La Nuova Sardegna.
LA NUOVA SARDEGNA - Ambiente e territorio : Rivivono le sugherete più belle
05.01.2011
Vantaggi anche per l’occupazione con l’assunzione di venti giovani
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Accordo Igea-Comune per valorizzare i terreni alle porte della città: la gestione all’Ente foreste ERMINIO ARIU IGLESIAS. Da Igea all’ente foreste per valorizzare una delle sugherete più belle dell’Iglesiente, ad un passo dalla città. È il senso di un accordo che è stato siglato ieri mattina tra Igea e il comune di Iglesias per la valorizzazione dei 650 ettari di terreno, possibile dopo il trasferimento delle competenze gestionali ed operative di quell’imponente patrimonio (anche immobiliare). E ci saranno dei vantaggi anche per l’occupazione, con una ventina di assunzioni. Quattro anni fa Igea aveva ceduto al comune una vasta zona di terreni su cui insistono migliaia di sugherete. Nel contratto di cessione dei terreni, tutti ubicati nella zona di Bellicai, erano stata inserita però la clausola che imponeva all’amministrazione comunale un programma di forestazione in grado di potenziare il numero delle essenze arboree e di dare occupazione ad un paio di decina di giovani. «Questi terreni - annuncia il presidente di Igea Giovanni Battista Zurru - adesso saranno dati in concessione trentennale all’ente foreste che attraverso un piano di forestazione e di sistemazione del verde esistente potrà dare occupazione ad una ventina di unità lavorative. Si tratta di una sorta di triangolazione indolore ma di sicura efficacia perché consentirà di mettere in mano alla Forestale quei terreni che oggi sono praticamente senza alcuna vigilanza e valorizzazione». Per la verità il comune di Iglesias aveva presentato alla Regione un progetto verde per la forestazione delle zone, di quell’area, prive di vegetazione ma la giunta regionale non ha mai finanziato l’ambizioso programma. «Per quanto era allora di nostra competenza -, spiega l’ex sindaco Pierluigi Carta - abbiamo fatto il nostro dovere. Il piano prevedeva il recupero delle zone prive di vegetazione autoctona e nel contempo la decisione di assumere di decine di disoccupati. Abbiamo anche accusato il rifiuto delle imprese del settore che non hanno acquistato il sughero prodotto in quei terreni. Abbiamo proposto un prezzo al di sotto del prezzo di mercato ma non è arrivata alcuna offerta». Ci sarebbe stata una sorta di cartello da parte degli imprenditori del settore che avrebbero deliberatamente rinunciato ad estrarre il sughero dalla piante di Genna Ferrata. Ora tutto dovrebbe passare alla forestale che potrebbe sfruttare lo stesso piano di forestazione presentato dal comune di Iglesias elaborato secondo le direttive impartite dell’ente foreste. Insomma un cambio di mano che non dovrebbe modificare molto sul piano operativo ma che supera di certo il vuoto amministrativo che si è venuto a creare con le stranezze verificatesi dopo le ultime elezioni per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale.