Attraverso una lettera a Luciana Marinangeli, una piccola storia di vita e di speranza.
Cara Luciana,
ti racconto un episodio che so che tu potrai apprezzare perché conosco il tuo amore per la natura e gli alberi in particolare.
Abito nel Ghetto di Roma e quest'inverno, con il dolore di tutti noi residenti, sono morte le bellissime palme davanti alla Sinagoga. Dalla mia casa ho l'affaccio su due palme di un giardino sottostante e per la gioia mia, di mio marito e dei miei gatti sono bellissime e piene di nidi e di uccellini indaffarati. Poi, una delle due palme (quella più maestosa) si ammala e, troppo tardi, arriva dopo qualche giorno un'équipe specializzata chiamata dai proprietari del giardino che sono appassionati di piante. Tentano una cura in extremis, sembra invano.
Arriva la Pasqua, e un amico manda a me e alla mia amica Cinzia gli auguri di buona festa. Dice di non sapere come chiamarci a noi due e gli viene in mente che esiste un uccello che ci assomiglia: la cinciallegra: dato che la mia amica è Cinzia e io sono Allegra decide di chiamarci così, e include una foto e una piccola "bio" sull'argomento.
Passa la Pasqua e un giorno mi affaccio e vedo che dalla palma morta spunta una cosa che mi ricorda un cespo di Lattuga, intorno alla quale un bellissimo uccellino azzurro è intento a mangiare avidamente.
Controllo sul mio libro degli uccelli: esiste una cincia blu, variazione più piccola e meno aggressiva della cinciallegra comune. Io ho gli occhi blu.
Adesso è giugno e il cespo di lattuga ora è alto quasi un metro e ricomincia ad avere le sembianze di una palma. Come sono contenta e quanto lo saranno i suoi piccoli coinquilini! Voglio dire un grazie speciale ai proprietari che hanno speso per salvare questa pianta, per la gioia di tanti.
Con affetto
Allegra Grome