Mentre in Italia si discute sull’opportunità di limitare l'utilizzo degli animali nei palii (se non addirittura di vietarlo, come proposto da IHP), dobbiamo registrare un’assurda iniziativa della Regione Toscana, che ha appena approvato il Regolamento di attuazione della legge regionale 20 Ottobre 2009, n.59 “Norme per la tutela degli animali. Abrogazione della legge regionale 8 aprile 1995, n.43 (Norme per gestione dell’anagrafe del cane, la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo)”.
All’articolo 6, infatti, è scritto che l’obbligo di ricoprire il terreno asfaltato o cementato con materiale idoneo ad attutire i colpi degli zoccoli, non si applica nel caso in cui vengano impiegati asini e il percorso sia inferiore ai 250 metri.
L’articolo in questione è in palese contrasto con l’ordinanza ministeriale 21 luglio 2009, che all’art. 1 stabilisce che le manifestazioni con equidi devono garantire i requisiti di cui all’allegato A “Requisiti tecnici e condizioni essenziali per la tutela dell’incolumità pubblica e del benessere degli animali” e, tra questi, alla lettera b) che “Il fondo delle piste o dei campi su cui si svolge la manifestazione deve essere idoneo ad attutire l’impatto degli zoccoli degli equidi ed evitare scivolamenti”.
Ancora una volta gli interessi degli organizzatori e delle amministrazioni locali schiacciano le esigenze di tutela degli animali coinvolti: rispettare le prescrizioni dell’ordinanza costa forse troppo denaro e a quanto pare secondo la Regione Toscana il denaro è più importante sia del benessere degli animali che del rispetto delle norme nazionali. Naturalmente senza basare la decisione su alcun parere scientifico.