PORTO ERCOLE. Sono cacciatori dell’Argentario, due dei tanti che popolano la Maremma. A differenza degli altri, però, hanno esagerato, inseguendo con una barca quel cinghiale che disperato ha provato la fuga a nuoto, per poi sparargli a bruciapelo. Ora dovranno pagare una multa, ma gli animalisti non ci stanno. Sono stati loro a denunciare l’accaduto non solo ai carabinieri, ma a tutta la comunità web, pubblicando le foto dell’efferato inseguimento sia su Facebook che sul sito della Lipu (Lega italiana protezione uccelli). È stato un caso che proprio nello stesso giorno tre membri dell’associazione ornitologica si trovassero sulla collina di Porto Ercole. Il cinghiale è spuntato dal bosco per tuffarsi in mare, provando a sfuggire ai suoi inseguitori. Una mossa disperata, ma non sufficiente, perché i due cacciatori hanno telefonato ad un terzo uomo che li ha raggiunti con la propria barca per poi riportarli alle calcagna dell’animale. Infine lo hanno finito con un colpo da pochi centimetri mentre stava nuotando. Tutto questo è stato immortalato con 25 scatti dei membri della Lipu, che hanno consegnato il materiale ai carabinieri di Civitavecchia sporgendo denuncia. Il fascicolo è arrivato, per competenza, anche ai colleghi di Porto Ercole che ieri sono riusciti adindividuare i due uomini. Corriere Fiorentino >Firenze >Cronaca >Cinghiale Ucciso In MareLa Denuncia Choc Della Lipu
Il Partito Animalista Europeo ha presentato denuncia-querela contro i responsabili con riserva di costituirsi parte civile nel procedimento da instaurarsi nei loro confronti.
Il Presidente del Partito Animalista Europeo ha depositato, tramite l’ufficio legale rappresentato dall’Avv. Edward Quimi, formale atto di denuncia-querela alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Grosseto contro i due cacciatori individuati responsabili dell’efferata uccisione del cinghiale in mare, con riserva di costituirsi parte civile nel procedimento da instaurarsi nei loro confronti. ” Sarebbe opportuno ed auspicabile una linea dura da parte dei Magistrati, soltanto infliggendo una condanna esemplare queste azioni di tale efferatezza potrebbero cessare. – sostiene il Presidente PAE, Stefano Fuccelli – Scene da Far West che avrebbero potuto metter a repentaglio l’incolumità delle persone presenti in luogo pubblico con il rischio di morte non devono più ripetersi, mi auguro che il Sindaco prenda netta posizione di condanna costituendosi parte civile, è un dovere dell’Amministrazione locale dare il primo esempio.