Una nuova inchiesta dell'associazione "L'Alberata" tra gli italiani dai tredici ai cinquant'anni a proposito dell'uso di festeggiare la domenica precedente alla Pasqua con la distribuzione di grandi quantità di rami d'ulivo, ha dimostrato che la maggior parte della popolazione, specie i più giovani , è recisamente contraria a questa abitudine.
"Perchè si chiama domenica delle palme se poi vengono usati gli ulivi?", si chiede Paola, 27 anni; "A me dispiace veder mozzati i rami degli ulivi, sono così belli con quel colore d'argento e quei rami che sembrano braccia che ti chiamano", dice Antonella, 50 anni."Per me è come spezzare un braccio ad una persona"; "Perché danneggiare questi alberi così belli, che danno l'olio che è prezioso?", protesta Giuliano, 30 anni; " I rametti strappati e lasciati rinsecchire polverosi su qualche vecchia immagine mi fanno tristezza", dice Sofia, 13 anni e una grande sensibilità.
" A Cuneo, dove ho i parenti, adesso a fine mese invece di strappare i rami fanno un grande happening dedicato agli ulivi", fa sapere Walter, 47 anni. " Io sono di Frascati", dice Settimio,43 anni," nella mia città il Sindaco, Franco Posa, rieletto due volte dai noi concittadini per la sua bravura, ha salvato un oliveto vecchio di quattrocento anni e ci manda le scolaresche per far conoscere ai bambini la bellezza degli alberi"." Io non l'ho mai fatto di spezzare un ramo d'ulivo, anche se è un simbolo non sono d'accordo", dice Maringlen, 24 anni , studente di psicologia presso l'Università Lumsa di Roma.