Anche quest'anno , a marzo, di colpo, scavalcando come niente fosse mesi di pioggia e di tempo buio , sono rifioriti l ciliegi . Anche a Moròlo, in provincia di Frosinone, hanno rispiegato il loro prodigioso spettacolo bianco i quattro magnifici Kérasos (nome greco), i Prunus avium (nome botanico) che si trovano al centro di un antico grande
uliveto quasi dimenticato :
Quattro alberi - su un campo solitario - senza disegno
o ordine, o azione apparente
si mantengono nel loro luogo.
Il Sole al mattino li incontra
eil vento;
il loro vicino più prossimo
è Dio.
Il campo dà loro un posto.
Gli alberi attirano sul campo
l'attenzione del passante,dell'ombra,
dello scoiattolo.
Quale sia
la loro opera nel piano della
natura
è sconosciuto.
(Emily Dickinson).
In questi giorni le falde di un monte vicino a Tokyo tornano a coprirsi della fioritura di centomila ciliegi selvatici e numerosi sono i giapponesi anche quelli residenti per lavoro o altro all'estero che tornano per sdraiarsi sotto gli alberi per contemplarli :
Oh, guarda !
e null'altro da proferire,
davanti ai ciliegi in fiore
del monte Yoshino.
(haiku)
E le corolle così fragili , che poco dopo essere sbocciate già si sfogliano come leggere stelle cadenti, ricordano loro l'insegnamento buddhista che l'unica cosa permanente della vita è l'impermanenza ; ma verrà un altro marzo e con esso i ciliegi torneranno a fiorire.