Continua l'opera di pulizia delle valli del Sorbo organizzata in convenzione con il Parco di Veio dalla cooperativa sociale El Nath in collaborazione con l'associazione di Legambiente Terra Etrusca Onlus. Al confine tra i comuni di Formello e Campagnano di Roma, la valle è una delle aree di maggiore interesse paesaggistico del Parco di Veio. Oltre alla pulizia ed alla manutenzione dell’area del Sorbo El Nath e Terra Etrusca si occupano, in convenzione con il Parco, della riapertura e tracciatura degli antichi sentieri tra i quali, in particolare, l’ultima parte della Via Francigena che accompagna tuttora i pellegrini da Canterbury a Roma.
L’itinerario che ripercorre la Via Francigena (vedi all’indirizzo http://www.parcodiveio.it/_ita/visita/visita_itinerari_sorbo.htm) costeggia il torrente Crèmera fino alla Mola di Formello, in una zona del Parco classificata dall’Unione Europea come Sito di Importanza Comunitaria.
Le Valli del Sorbo presentano zone di bosco, zone di pascolo e zone di bassa vegetazione, a cespuglio. I boschi sono formati da querceti misti, tra cui spiccano il cerro e la farnia; è comune la roverella mentre è raro il leccio, che cresce sui pendii rocciosi esposti a sud. Le querce non sono l'unica particolarità delle Valli del Sorbo. Accanto a loro crescono l'acero minore, l'acero campestre, il corniolo, il pero selvatico, il melo selvatico, il nespolo, l'orniello, il carpino nero, il nocciolo, mentre il sottobosco cespuglioso è costituito da prugnolo e biancospino.
Le aree "a cespuglieto" sono dovute all'azione dell'uomo, che ha trasformato zone di bosco in pascolo; il successivo abbandono dei pascoli ha determinato la formazione di zone cespugliose e di prati arborati. Gli arbusti più diffusi sono il prugnolo ed il biancospino, la rosa canina, il rovo, la ginestra, il ligustro ed il caprifoglio.
Il disboscamento intensivo operato dall'uomo ha portato alla formazione di aree di pascolo tuttora usate per l'allevamento del bestiame allo stato brado (vacche maremmane e cavalli).
Il torrente Crèmera, affluente del Tevere, nel corso del tempo ha creato suggestive gole, alternate ad ampie radure e zone di bosco ricche di vegetazione. Il Crèmera forma una cascata, nelle vicinanze di Formello, dove si trovano i resti di un antico mulino ad acqua, conosciuto col nome di Mola di Formello.
La fauna è ricca di specie, alcune delle quali estremamente rare. Molto rappresentati sono gli uccelli sia stanziali che di passo. In particolare i rapaci, come il nibbio bruno, la poiana e il gheppio. Nel torrente e lungo le rive sono presenti tra gli altri il tritone crestato, la rana verde, la rana greca, la testuggine d’acqua dolce, il cervone e il saettone.