Qualsiasi attività umana produce CO2, anche quella apparentemente innocua come il mangiare. La dieta Mediterranea, oltre a fare bene al corpo, fa bene anche all’ambiente, dato che essendo basata quasi esclusivamente sui prodotti della Terra, produce una quantità di carbonio davvero minima, se paragonata ad altri tipi di abitudini alimentari come quelle del Nord Europa o alla dieta americana.
Questo è emerso al convegno Alimentazione e Ambiente che si è tenuto ieri a Milano, in cui alla classica Piramide Alimentare, è stata affiancata una nuova graduatoria, chiamata Doppia Piramide, che riguarda la produzione di CO2 per ogni alimento.
Questa mette in evidenza un aspetto che salta immediatamente all’occhio: la carne produce molto più inquinamento rispetto alle verdure, quindi non è affatto un alimento ecologico. Ad esempio un pasto effettuato seguendo i principi della dieta Mediterranea (verdura, cereali, olio d’oliva, carboidrati e frutta) produce un’impronta ecologica di 12,3 metri quadrati e 2,2 kg di CO2 nell’atmosfera. Al contrario, un pasto tipico della dieta all’americana, basata più che altro sul consumo di carne, zuccheri e grassi, produce un’impronta ecologica di 26,8 metri quadrati e 5,4 kg di CO2, più del doppio rispetto alla precedente!
La protezione dell’ambiente e della salute umana dipende sempre di più dai nostri consumi e dalle nostre scelte alimentari. Riflettiamoci!