GEAPRESS – Palmanova è un nodo cruciale di mille traffici in entrata ed uscita dall’Italia. A sud di Udine, Palmanova si trova lungo l’intersezione di due grandi direttrici stradali. Ogni giorno decine di migliaia di autoveicoli, dalla Slovenia e dall’Austria. Può capitare di incontrare bulgari che viaggiano con un leone (vedi articolo GeaPress) e polacchi che trasportano 550 tordi! La Polstrada ha rinvenuto gli animaletti, tutti implumi prelevati dai nidi, orrendamente ammassati in basse scatole di cartone, prive di acqua e cibo e con appena poche fessure per l’aria. Le scatole, erano inoltre accatastate l’una sull’altra.
Constatata l’irregolarità del trasporto e la violazione di importanti norme della legge sulla caccia, la Polizia Stradale ha provveduto a denunciare i due polacchi per il reato di cui all’art. 544/ter sul maltrattamento di animali. I due dichiaravano che i tordi, valutati in circa 35.000 euro, erano diretti in Campania. In questa regione, però, vi sono altri maltrattamenti della fauna, e comunque di tanti giovani tordi non si è mai sentito dire.
GeaPress ha intervistato una persona di grande esperienza e passione per il proprio lavoro, che ha scoperto una pericolosa evoluzione di tecniche di bracconaggio che coinvolge migliaia e migliaia di tordi implumi. Questo nuovo bracconaggio ha all’incirca dieci anni, ma si intreccia con vetusti e persistenti metodi di caccia illegale che si innestano, però, su tradizioni venatorie purtroppo autorizzate dalla Legge italiana.
GeaPress ha intervistato il Vice Questore Aggiunto del Corpo Forestale dello Stato Isidoro Furlan (nella foto). Il Distaccamento è quello di Asiago (VI) quasi al confine con il Trentino e le coltivazioni di … mele. Vediamo allora cosa può generarsi mischiando impianti di cattura di fauna selvatica e coltivazioni di mele golden che, per salvaguardare la salute umana e dell’ambiente, non sono più trattate con massicce irrorazioni di prodotti di sintesi chimica.
GEAPRESS – Dott. Furlan, è di pochi giorni il sequestro operato dalla Polizia Stradale di Palmanova di 500 tordi ancora inetti per il volo. I due polacchi denunciati hanno dichiarato che erano diretti in Campania.
DOTT. FURLAN – Mi sembra difficile. E’ più probabile che massimo a due ore di strada da Palmanova i piccoli tordi dovevano essere smistati in canali già collaudati. In quello stato, non potevano andare molto lontano.
GEAPRESS – Ma, in due ore o restavano in Friuli o andavano in Veneto.
DOTT. FURLAN – Secondo me il più probabile cerchio di azione era proprio quello. Per capire da dove provenivano i tordi bisogna invece guardare alle coltivazioni di pere e mele in particolare. Alle nuove tecniche colturali.
GEAPRESS – Ci spieghi.
DOTT. FURLAN – I meleti si sono ormai imposti in molte zone pedemontane, ad esempio quelle trentine. Lo sfalcio frequente dell’erba viene lasciato sul campo. E’ il cosiddetto mulcing. Le mele non hanno più, come avveniva prima, massicce somministrazioni di prodotti di sintesi per l’agricoltura. L’erba tagliata ed ammonticchiata tra i filari di alberelli, non viene più rimossa, tanto da creare un ricco microcosmo di lombrichi, altri anellidi ed invertebrati utili alla decomposizione della sostanza organica. I meleti così coltivati hanno creato un nuovo ambiente che è stato velocemente colonizzato dal Tordo Sassello, dal Tordo Bottaccio, dal Merlo ed anche dalla Cesena, prima più frequenti solo in montagna.
GEAPRESS – Si è creato un allevamento di lombrichi.
DOTT. FURLAN – Si, ma anche una sorta di fast food per gli uccelli. Con tutto il cibo che hanno, ricco, nutriente e non avvelenato, arrivano a fare fino a tre nidiate mentre le densità sono veramente alte.
GEAPRESS – Forse se ne sono accorti anche gli uccellatori?
DOTT. FURLAN – Purtroppo si....
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