Con una parola d’ordine come "energia a basso consumo", i proprietari del grattacielo edificato nel 1931 hanno tracciato le linee guida per quella che sarà una vera e propria trasformazione “verde” dell’Empire State Building.
Tornato a essere il grattacielo più alto di New York, oltre a essersi ripreso lo scettro di simbolo della città (insieme naturalmente alla Statua della Libertà) non poteva non essere di esempio per il rinnovamento dell’idea stessa di economia sostenibile.
L’ambizioso progetto della Malkin Holdings consiste, tra l’altro, nell’abbattimento del 40% dei consumi energetici del grattacielo. Si partirà dalle 6.514 finestre dell’edificio, le quali subiranno un’implementazione della capacità di isolamento, per poi arrivare a realizzare una grande rete senza fili che permetta di gestire in maniera centralizzata l’aerazione.
Uno dei nuovi proprietari, Anthony Malkin ha dichiarato che stanno facendo la ristrutturazione non perché sia la cosa giusta da fare, ma perché è sensato dal punto di vista economico. Riflettendoci se tutti gli altri grossi imprenditori americani adottassero questa iniziativa, con o senza motivazioni ecologiche, nel nostro pianeta ogni giorno verrebbero risparmiate all’ambiente tonnellate di emissioni di anidride carbonica…