COSA FARE SE SI TROVA UN UCCELLO FERITO
va informata l'Amministrazione Provinciale (Servizi Faunistici - Ufficio Caccia) oppure il Corpo Forestale dello Stato immediatamente e poi l'animale va subito inviato ad un centro specializzato e autorizzato (entro le 48 ore). Ad ogni modo, è possibile fornire un primo soccorso seguendo alcune semplici regole.
I GIOVANI UCCELLI: COSA NON FARE
E’ frequente in primavera, trovare dei piccoli uccelli che erroneamente si pensano caduti dal nido. In effetti,i giovani di molte specie escono dal nido quando ancora non sono in grado di volare e di mangiare in maniera autonoma. Questi piccoli hanno occhi aperti e saltellano, muovendosi nell’ambiente circostante. Il genitore è comunque nei pressi, e basterà togliere il giovane da una posizione troppo esposta nascondendolo all’interno di una siepe nelle vicinanze: la mamma, tramite un richiamo speciale, lo ritroverà. Il genitore in questo periodo informa il giovane dei pericoli della vita selvatica, e gli insegna a riconoscere i predatori, cosa che nessun altro potrà fare: prelevarlo significa togliere una possibilità di sopravvivenza in natura, meglio, appunto, non prenderli. Anche i giovani rapaci si allontanano dal nido prima di essere in grado di volare! Se si trovano a terra, hanno un nido nelle immediate vicinanze, per cui basta rimetterli in un posto in alto e la mamma provvederà al piccolo.
I NIDIACEI
I nidiacei, come gli storni qui di fianco, sono nudi, non hanno gli occhi aperti e non sono in grado di saltellare. Questo ci dice che effettivamente sono caduti dal nido e che non sono ancora nella fase di svezzamento, pertanto vanno presi. Vanno messi vicino a una fonte di calore e consegnati il più presto possibile alle strutture autorizzate per il recupero fauna selvatica. Temporaneamente possono essere alimentati con piccoli pezzi di carne cruda, calcolando che i giovani non mangiano da soli e vanno imbeccati ogni 45 min.
RONDINE, RONDONE, BALESTRUCCIO E AFFINI
In ogni caso, quando si rinviene a terra una rondine o un rondone, sia adulto sia giovane, è necessario prenderlo sempre. In particolare, i rondoni, molto frequenti nelle nostre città, hanno ali molto sviluppate e zampe con piccoli artigli. Questa conformazione così particolare ci dice che questo splendido volatore difficilmente potrà volare da terra. Le rondini, come questa ritratta qui a fianco, sono invece spiccare il volo anche da terra, ma sono comunque molto vulnerabili e non tendono a sostarvi molto: pertanto, se sono a terra e non volano, bisogna prenderle. Va ricordato che, a differenza ad esempio di merli e passeri, i genitori non seguono i piccoli quando sono fuori dal nido, quindi sono destinati a morte certa se non sono prelevati. Come primo intervento, bisogna alimentarli con carne cruda ogni ora circa, cercando di aprire delicatamente il becco.
GIOVANI GABBIANI E CORVIDI
Le giovani cornacchie escono dal nido molto precocemente, e sono seguite non solo dal genitore, ma anche da tutto il gruppo sociale: non appena qualcuno tenta di avvicinarsi al piccolo, i genitori cercano di difenderlo il più possibile, riuscendo ad allontanare i gatti che in questo caso sono impotenti. Quindi non bisogna intervenire mai, salvo che il piccolo non sia ferito. Per i gabbiani, ormai nidificanti anche nei tetti delle abitazioni cittadine, bisogna dire che qualche giorno dopo la schiusa escono dal nido e iniziano a passeggiare, per allontanarsi sempre di più. E’ molto frequente vederli in terra, spesso assieme ai piccioni, che camminano indisturbati nei nostri marciapiedi. Anche qui è bene non intervenire, perché stanno imparando come sopravvivere all’ambiente urbano, anche se i genitori non sono quasi mai presenti: rispetto agli uccelli di piccole dimensioni, non hanno bisogno di essere alimentati spesso dai genitori, e nel caso fosse necessario prelevarli poiché feriti o intrappolati in chiostrine, può essere loro dato da mangiare ogni 2/3 ore.
Adulti e giovani FERITI
Nel caso di ferite o di fratture, gli animali vanno sempre recuperati. Tuttavia è bene non fare nessun tipo di fasciatura o steccatura, semmai limitarsi solo a disinfettare la parte. Chiaramente, è meglio consegnarlo tempestivamente affinché le cure che il centro recupero animali selvatici siano più efficaci.
Consigli pratici: come prendere l’animale ferito e consegnarlo ai centri recupero
BUONA ALIMENTAZIONE:
CHIARAMENTE, E’ IMPENSABILE FAR SOPRAVVIVERE E FAR CRESCERE BENE GLI ANIMALI SELVATICI CON QUESTO CIBO, CHE RAPPRESENTA SOLAMENTE UN INTERVENTO DI EMERGENZA IN ATTESA CHE PRIMA POSSIBILE SIANO CONSEGNATI PRESSO I CENTRI RECUPERO FAUNA. LA DETENZIONE DI FAUNA SELVATICA E’ UN REATO.
QUESTI ANIMALI HANNO INOLTRE BISOGNO DI CURE SPECIALISTICHE E DI UN ITER COMPLESSO DI REINSELVATICHIMENTO PER POTER ESSERE LIBERATI IN NATURA. AGIRE DA SOLI SIGNIFICA ANCHE COMPROMETTERE PER SEMPRE LA VITA DELL’ANIMALE.
A cura di Andrea Brutti - Consulente tutela fauna selvatica - chirottero@email.it