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Alberi e lavori edili

Oh se solo sapessimo quello che facciamo
quando vanghiamo e spacchiamo
mutiliamo o torturiamo il verde in rigoglio!
I posteri non sapranno indovinare la bellezza passata

(Gerald Manley Hopkins)

 

In primavera tornano le rondini, e riparte puntualmente la mania cementizia degli italiani. Al posto degli aranci fioriti così cari a Goethe  spuntano i  brutti musi da mostro metallico delle betoniere, e dovunque, nei giardini privati e nelle alberate e negli edifici sul suolo pubblico è tutto uno scavare, un trasportare e spalmare cemento e asfalto, tutta una cieca corsa alla desertificazione, con operai che cadono dalle nuvole se un raro passante amante degli alberi chiede loro di fare attenzione ai tronchi e alle radici. Troppo spesso l'impresa, il direttore di cantiere, il capo cantiere non hanno detto nulla su come comportarsi con gli alberi che si incontreranno lavorando: nulla, come se le piante non esistessero, non contassero.  E allora l'operaio di fronte a un albero del suo cantiere usa subito il tronco come appendiabiti, con grossi chiodi che  dimenticherà dentro la corteccia, subito deposita intorno ferri e materiali pesanti, e spinge senza un pensiero il bitume bollente, il cemento mortale su quel poco di di terra  ancora libero,  spesso fino alla corteccia. E l'albero non beve più, non respira più: cade. Cade anche per le potature malfatte, che tolgono i rami laterali: sono questi le braccia allargate su cui la pianta, equilibrista naturale, si mantiene diritta; quando le braccia sono recise muoiono le radici corrispondenti, e la creatura vegetale viene giù. E si taglia l'albero, non chi l'ha fatto cadere. Ricordiamo allora l'abbiccì del galateo dei lavori pubblici (e privati) con le piante, le buone belle maniere da ricordare sempre, dell'Unione Svizzera dei Servizi dei Parchi e delle Alberate (Union des Services des Parcs et des Promenades, Bern), gli specialisti della  conservazione  della natura:

PROTEZIONE DEGLI ALBERI NEI CANTIERI. Importanti raccomandazioni preliminari.

I) Le direttive del Servizio Giardini del Comune vanno affisse nel cantiere (non sul'albero!). L''impresa ha l'obbligo di informare i lavoratori stranieri e di affiggere la traduzione.
2) Nel cantiere gli alberi vanno protetti con materiali idonei, il più alto possibile per non ferire il tronco. In caso di necessità proteggere anche la chioma dell''albero.  fig.9/10/11.
3) Nella zona delle radici non deve essere depositato in nessun caso materiale da costruzione, carburante, macchine da cantiere e in particolare nessuna betoniera; l'acqua di lavaggio, in particolare quella con polveri di cemento, è da evitare, e da convogliare lontano dalle radici.fig. 6/12.
4) Nella zona della chioma dell'albero non devono essere depositati materiali terrosi. Il ricaricamento e l'abbassamento di terreno nella zona della chioma sono permessi soli in casi eccezionali col permesso del Servizio Giardini.
5) I lavori di livellamento del terreno nella zona della chioma vanno eseguiti a mano. fig.1/2/3.
6) Nella zona della chioma non è permesso il lavoro con le macchine. Gli accessi di cantiere vanno ricoperti con lastre di acciaio o con uno strato di calcestruzzo magro posato sopra un foglio di plastica dello spessore minimo di 20 cm. Sugli accessi asfaltati è possibile transitare con i veicoli fino a un massimo di 3,5 t.
7) Nella zona delle radici non è permesso il costipamento nè la vibratura. Usare il rullo compressore solo il minimo indispensabile. Lavori di scavo: la posa di tubazioni va eseguita fuori della zona delle radici. Ricordare che le radici si estendono nella  terra tanto quanto la chioma si estende in alto. Vicino alle radici lo scavo  va fatto a mano. Le radici fino a 3 cm. di diametro vanno tagliate in modo netto e medicate (usare la poltiglia bordelese o l'argilla). Le radici più grosse vanno sottopassate con le tubazioni senza fare ferite e vanno protette contro il disseccamento con juta o PVC.  fig.13/14/15.
Nella zona degli alberi gli scavi non devono restare aperti più di una  settimana, con tempo umido due settimane. Se c'è un'interruzione dei lavori bisogna riempire provvisoriamente lo scavo o coprire le radici con una stuoia: devono essere mantenute umide.  In caso di pericolo di gelo le pareti dello scavo nella zona delle radici  vanno coperte con materiale isolante. Riempire gli scavi al più presto. fig.7/8/13.
Ferimento di alberi: in caso di ferite alle radici, ai rami o al tronco avvisare l'Ufficio Giardini. Olio, carburante, prodotti chimici: Bidoni di olio e prodotti chimici vanno depositati in vasche conformi alle leggi. In caso di incidente avvertire subito i pompieri, tel. 118. Per piccole perdite l'impresa ha l'obbligo di asportare il materiale inquinante, distruggerlo a regola d'arte, in un incineritore, e  informare l'Ufficio Giardini. I danni causati agli alberi vano addebitati al responsabile secondo le apposite norme. Tutti i danni vanno protocollati. Nel cantiere devono essere esposti i numeri telefonici d'urgenza.

Data: 16/04/2010
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